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sabato 10 ottobre 2015

Artrite e atrosi, Ascessi, Asma, trattarli con gli oli essenziali

Artrite e artrosi
Impiastri con fango del Mar Morto: a cui sia stato aggiunto uno o più degli oli seguenti: Benzoino,
Cedro, Cipresso, Garofano chiodi, Ginepro bacche, Pino cembro.
Massaggio con olio vegetale: e i seguenti 3 oli in miscela (uguale quantità di ciascuno): Eucalipto,
Limone, Geranio.
Se il disturbo interessa mani e piedi, effettuare maniluvi e pediluvi con: Lavanda, Maggiorana e
Cedro (tutti e tre in miscela, in uguale quantità).
Altrimenti ricorrere a bagni in vasca con gli stessi oli.
Inalazione secca e diffusione ambientale: Abete rosso, Maggiorana, Mina, Niaouli, Timo rosso.
Uso interno: Achillea, Anice, Cajeput, Menta piperita, Vetiver.


Ascessi
Inalazione secca: Albero del Tè, Cajeput, Niaouli.
Impacchi con argilla e uno o più dei seguenti oli, in miscela (uguale quantità per ciascuno): Albero
del Tè, Garofano chiodi, Lavanda.
Impacchi con uno dei seguenti oli emulsionato in aceto (usare una garza o un fazzoletto di cotone
bagnato con la miscela e lasciare in posizione finché si asciuga): Cajeput, Niaouli, Garofano chiodi,
Timo rosso

Se l'ascesso è piccolo e in una zona sicura (cioè esterna, non sulle mucose, né vicino agli
occhi o alle parti intime), applicare più volte al giorno, in alternanza, poche gocce pur di 2 tra
i seguenti oli: Albero del Tè, Cajeput, Lavanda, Timo rosso.
Uso interno: Albero del Tè, Cajeput, Elemi, Galbano

Asma
Inalazione secca: Abete rosso, Eucalipto, Mirto, Origano, Pino silvestre, Salvia .
Diffusione ambientale: Incenso, Lavanda, Origano, Timo rosso .
Massaggio sulla zona della gola e dei polmoni, con uno dei seguenti oli diluito in olio vegetale:
Abete rosso, Benzoino, Cajeput, Eucalipto.
Bagno: Issopo, Muschio di Quercia, Pino silvestre. Oppure usare i seguenti 3 oli tutti insieme da stemperare in aceto e aggiungere all'acqua della vasca: 15 gocce di Abete rosso, 10 di Eucalipto, 5 di Muschio di Quercia .
Uso interno: Elicriso, Garofano chiodi, Limone, Maggiorana, Melissa, Rosa



sabato 25 aprile 2015

Prezzemolo per rimedi medici e ghiotte salse

Petroselinum deriva dal greco petroselinon, che significa "sedano delle pietre". Sativum significa "adatto ad essere coltivato" . Originario della Sardegna, il prezzemolo è noto fin dall' antichità. Petroselinum sativum i Romani lo chiamavano Apium petroselinum e non è ben chiaro, quando si riferivano al suo uso culinario, se intendessero davvero questa pianta o non invece l'appio, cioè il sedano. Il prezzemolo, infatti, sembra fosse più adatto a onorare le tombe dei defunti e a intrecciare corone di gloria che a condire. E' dal medioevo però che il prezzemolo si fa onnipresente in cucina, tant' è vero che sorge il modo di dire "essere come il prezzemolo" , per indicare qualcuno che ci troviamo sempre tra i piedi.


Caratteristiche e proprietà 

E una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Ombrellifere; ha fusto eretto, è alta da 15 a 80 cm, è biennale se coltivata, perenne se spontanea. La sua radice ha forma di cono rovesciato mentre le foglie, di un bel verde brillante, hanno i margini frastagliati e sono di forma vagamente triangolare. I fiori, riuniti in ombrelle, sono bianco-verdastri e sbocciano da maggio a luglio; il frutto è costituito da due parti secche contenenti ognuna un seme (diacheno). Da tutta la pianta emana un piacevole aroma. Il prezzemolo, che è una pianta rustica, cresce bene in qualsiasi terreno anche se predilige i luoghi freschi e ombrosi. Le foglie si possono essiccare, disponendole in strati sottili, in luogo all' orribra, riparato ed aerato. Possono essere anche utilizzati gli essiccatori a corrente d'aria calda. il prodotto va conservato in recipienti di vetro o porcellana. Il prezzemolo è ricco di ferro, calcio, potassio, vitamine A e C. E ben dotato di clorofilla. Ha proprietà antianemiche, aperitive, diuretiche, stimolanti, toniche, antibiotiche, antibatteriche e deodoranti. Consumato in grandi quantità può essere velenoso e addirittura letale. Non è il caso però di preoccuparsi: nessuno si sogna di mangiarne a chili.

Utilizzo 

Le parti della pianta da utilizzare sono le radici, le foglie e i semi, questi ultimi sempre allo stato secco. In cucina, il prezzemolo viene usato quotidianamente su un gran numero di pietanze ed entra come ingrediente in moltissime salse. Una delle più conosciute è il piemontese bagnet verd, che si serve come contorno al bollito misto. Si prepara, oltre che col prezzemolo, con aglio, rosso d'uovo, mollica di pane bagnata nell'aceto e filetti d'acciuga, il tutto va tritato finemente, amalgamato con cura e condito con olio d'oliva, sale e pepe.
Lo zimino, tipico della Liguria e della Toscana, riunisce in olio o burro o strutto, prezzemolo, aglio, spinaci, bietole, sale e pepe. Serve per accompagnare cibi di magro, soprattutto a base di pesce.
Lo zogghiu, salsa tradizionale siciliana per pesci o carni alla griglia, è composto da aglio, menta e prezzemolo pestati nel mortaio; si unisce sale e pepe quindi si stempera con olio e aceto, amalgamando il tutto.
La francese maionese verde si confeziona aggiungendo a una normale maionese degli spinaci lessati, strizzati e passati al setaccio nonché un trito di basilico e prezzemolo.
La greca skordalia si prepara con spicchi d'aglio pestati nel mortaio con una patata bollita, prezzemolo e mandorle pelate. A questo pesto si aggiungono olio e aceto e infine si condisce con sale-e pepe. E ottima sulle uova sode.
Il prezzemolo è anche un rimedio empirico nella cura di un gran numero di disturbi.
 Per calmare il male di denti provocato dalla carie bisogna tritare un pizzico di prezzemolo, unirvi una goccia d'olio d'oliva e una puntina di sale. Dopo aver mescolato bene si procede alla medicazione del dente: in breve il dolore si farà meno pungente sino a scomparire del tutto.
Per risolvere rapidamente un ascesso doloroso si prepara un cataplasma versando in un cucchiaio d'aceto una grossa manciata di foglie e gambi di prezzemolo tagliati a pezzi. Il miscuglio deve essere disposto sopra una pezzuola di tela e applicato sull' ascesso. Il cataplasma deve essere rinnovato due o tre volte al giorno sino alla risoluzione del malanno.
Per guarire una contusione occorre lavare la parte colpita, almeno tre volte al giorno, con spirito canforato, quindi applicare un cataplasma ottenuto facendo bollire una o due manciate di foglie e gambi di prezzemolo fresco tritati grossolanamente. Quando il liquido è quasi del tutto evaporato, si versa il decotto sopra una pezzuola di tela, lo si lascia intiepidire e lo si applica sulla parte malata. Quando una puerpera vuole arrestare il flusso latteo è sufficiente che applichi al seno un cataplasma a base di foglie fresche e gambi di prezzemolo contusi.
Un rimedio semplice ed efficace per arrestare l'emorragia dal naso consiste nell'introdurre nelle narici un batuffolo di cotone intriso di succo di prezzemolo.
Contro le mestruazioni troppo abbondanti e dolorose, il miglior rimedio è rappresentato dai semi di prezzemolo somministrati in infuso. Bisogna versarne 20 g in una tazza d'acqua calda, filtrare il liquido e berlo.
Quando la pressione sanguigna è troppo alta si può normalizzarla bevendo ogni giorno, in tre volte, un infuso preparato con 30 g di semi di prezzemolo versati in 200 g d'acqua bollente. L'infuso va sorbito tiepido.
Le punture d'insetti vanno strofinate con qualche foglia fresca e contusa di prezzemolo oppure pennellate con succo di prezzemolo.
Contro l'acidità di stomaco si può bere, al termine d'ogni pasto, una tazza d'acqua bollente in cui sia rimasto in infusione per 10 minuti un pizzico di semi di prezzemolo.
Per finire, due particolarità che si riferiscono agli animali: i conigli sono ghiotti di prezzemolo e le loro carni risulteranno più profumate se ne verrà mescolato un poco all' erba somministrata loro giornalmente mentre, al contrario, per i pappagalli il prezzemolo è un veleno mortale.

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