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sabato 26 marzo 2016

PROFONDO BLU

Nel profondo blu dei tuoi occhi,
appena nati al mondo,
brilla la luce di chi non c'è più.
Splende, ariosa luce,
in te,
e ancora quello sguardo ormai perduto
in te rivive,
vivido come fu un tempo.
E' tornato nei tuoi occhi,
e nel guardarti,
si ravviva il pensier
di chi di te sarebbe stato fiero,
e se pur l'imo dolore arde,
nel profondo blu dei tuoi occhi,
esso placa un poco,
lo strappo di quella separazione.

sabato 30 gennaio 2016

Un abisso di fuoco

Non c'è mare ov'io possa navigare,

nè cielo per me in cui volare,

o terra su cui possa camminare,

solo un abisso di fuoco,

che m'arde dal profondo,

spire stritolatrici,

idolatre illusioni 

avide di lacrime già piante.






domenica 24 gennaio 2016

Introversa solitudine

Lasciatemi godere la mia introversa solitudine,
ho nelle orecchie solo il dolce suono del vento di maestrale,
e negli occhi lo spicchio di mare azzurro che si unisce voluttuoso al cielo.
Non voglio far parte della confusione di questi giorni del maturo Agosto,
ho per compagnia l'incantato concerto delle cicale sui pini.
Dondolano chiome di tamerici aspre e salmastre,
mentre suoni di gabbiani squarciano il cielo dal sembiante settembrino.
Lasciatemi qui,
i suoni degli uomini non li voglio sentire, brulicanti formicai che affollano spiagge troppo strette.
Mi pregio della solitudine come di un ricco dono,
che mi tiene sospesa sopra il caos di un mondo troppo stretto.
Lasciatemi in un campo, dove il generoso grano piega la spiga
schizzato da macchie cremisi di papaveri.
Il mio spirto vola in altri luoghi,
terre di Magna Grecia e templi,
intreccio di riti pagani e fertilità.
Lasciatemi, con la mia introversa solitudine,
conosce la strada e chi m'aspetta.


sabato 21 novembre 2015

L'Ondina

Ondina,
L'Ondina dello stagno
(illustrazione di Accornero)
 lifarnur.blogspot.com
cresposa spuma dell'azzuro mare,
capricciosa diva,
diletto dei turchesi delfini,
ricciolo navigante nell'infinita distesa marina;
vezzo delle sirene impertinenti,
saltimbanca dell'oceano,
seduta sulla sabbiosa riva
ti guardo,
ti perdi all'orizzonte.
Attendo,
gli occhi pieni di blu cobalto e guizzi bianchi.
Attendo,
come la sposa del pescatore,
che fra cielo e mare,
tu, ondina,
gli annunci il suo arrivo.

domenica 4 ottobre 2015

I miei silenzi














Solo i miei silenzi,
non parole,
non suoni.
Solo i miei silenzi,
arriveranno a te,
come boati.
Grida silenti dei miei occhi,
saette scoccate dal mio arco,
a trafiggerti l'anima.
Solo i miei silenzi,
presenza di me,
singulti invadenti
bussano assordanti al tuo cuore.
I miei silenzi
testimoninanze impalpabili
del mio esserti accanto,
lievi respiri sul tuo viso.
Acolta,
siano essi i tuoi compagni,
i miei silenzi.


martedì 1 settembre 2015

Il respiro


Il respiro,
silenzioso, morbido,
leggero,
ritmo del sonno,
compagno della veglia.
Il respiro,
affannoso agitarsi del cuore in ansia,
singulto frenetico del pianto,
apnea dello spavento.
Il respiro,
soffio perenne,
testimone nella vita,
assenza nella morte.

lunedì 15 giugno 2015

Ultimo raggio di sole

Tu,
ultimo raggio di sole
che ti affacciasti un dì su una vita rassegnata all'ombra dell'oscurità,
hai scavato,
allungando il tuo raggio dove il buio avea il suo impero,
dove luce mai era stata,
colorando deserti immensi, in cui nacque il verde della speranza.
Tu,
che con il tuo calore sciogliesti freddi inverni,
liberando da prigionia un'anima nel lungo buio diventata cieca,
non bruciare ora ciò che facesti nascere,
non tramontare su quest'anima,
che ti accolse,
schiudendosi a te tremante di freddo, paura e incanto.





domenica 31 maggio 2015

Dioniso



Del nettare che sotto il pampino cresce
mi bagno,
intreccio corone,
danzo,
che il canto bacchico
incanta.
Fruscio di pepli,
"euoi euoi",
e tu Dioniso,
dagli occhi ridenti,
che di chicchi purpurei
sazi  languidi appetiti,
di me,
come grappolo
cogli il frutto migliore,
nell'ora del tramonto,
tiepido vespro.



martedì 12 agosto 2014

Preghiera alla Luna


Luna,
silente satellite
che serena stai,
su quel ponte che argenteo crei
sopra la scura coltre del notturno mare,
deh,
accogli la fuggiasca anima,
da aguzzini pensieri torturata,
disseta la riarsa bocca,
carezza,
consola la sottil presenza,
errabonda ombra
del tuo infinto calle.





giovedì 13 marzo 2014

FOLLIA

 







Follia,
lucidi momenti della creatività del mio essere,
occhi affacciati altrove,
assenza di sguardo nel presente.
Messaggi del prepotente subconscio,
ululati alla luna,
femminino che corre coi lupi.
Follia,
primitiva coscienza di sè,
riti tribali di sciamani
formule mai recitate
coperte solo di arida normalità.

giovedì 6 marzo 2014

AMNIOTICA FUSIONE


 











Granelli di sabbia,
nei,
sulla pelle dei nostri corpi,
bagnati di sole,
sfiorati da gocce di spuma marina,
talamo del nostro amarci,
alcova di conchiglia,
letto d'alghe,
salato lenzuolo,
intruso nei nostri abbracci.
Coperti di salsedine,
asciutto residuo
di sincroniche figure a pelo d'acqua,
amniotica fusione del nostro amore.

martedì 4 marzo 2014

DISTANZE











Distanze,
equazioni della relatività.
Spazio, tempo,
arterie di viaggi
spazio mente
corpo tempo.
Molecole smembrate,
lanciate attraverso porte invisibili,
finestrini su mondi
ma non stazioni.
Distanze,
algoritmi senza bagaglio,
ignote funzioni di velocità.
Autostrade,
che percorro  senza muovermi,
cordoni ombelicali d'energia,
semplice fusione dei nostri atomi.

martedì 25 febbraio 2014

ANIMA FARFALLA










Corpo,
scafandro di anima farfalla,
prigioniera di limiti di carne.
Fragili, colorate ali
come di colibrì,
che indomite s'agitano
al peso delle catene.
Anima farfalla,
danzante Dakini,
energia di cieli agognati.
Solo un fiore su cui riposare,
dentro il corpo scafandro
di poca luce illuminato. 


domenica 16 febbraio 2014

CORPO SARCOFAGO










Imprigionai la tua essenza,
trasparente luminescenza del tuo essere,
vago spirto esiliato dal corpo,
che sparuto correva ad obliare se stesso.
Lo raccolsi nel suo vagare senza meta,
cieco all'amore che pur anelava.
In un'ampolla lo chiusi,
e quivi lo custodii,
perchè non si smembrasse
nel deserto arido dell'ignoto.
Così fu mio,
fuso nell'unità di un corpo sarcofago.

giovedì 13 febbraio 2014

AD OCCHI CHIUSI













Filamenti di luce,
dietro il velo delle palpebre,
come liane semoventi,
stami,
danzanti nell'oscurità.
Giungla  d'alberi di luce,
intermittenti fari del mio
incerto incedere.
Guardo e non vedo,
ascolto e non sento,
silenzio della coscienza interrotta.

domenica 29 dicembre 2013

OBLIO

Giacqui,
con un sembiante non noto,
ove l'oblio avea a lungo lavorato.
Non emozione,
statuaria icona di serenità.
Non mente,
poichè scevra di negativi affanni.
Solo da lacrime di cristallo
udisti storie di sentimenti infuocati,
di paraventi, e segrete stanze.
Ne aprii le celle e furon liberi,
e divenni il sembiante dell'oblio.

giovedì 19 dicembre 2013

SELVA











Selva,
fitta rete d'alberi e rovi,
foresta della mia psiche.
Impenetrabile territorio,
selvaggia regione,
patria di strane creature,
da primitive madri partorite
e abbandonate a se stesse.
Predatrici
del mio vagabondare
per questi calli inesistenti,
dove luce flebile
appare ad un orizzonte
lontano.
Fruscii di passi,
voci,
incomprensibili linguaggi,
solo distinguo un idioma,
liana che mi sorregge,
il tuo.

sabato 14 dicembre 2013

ECHI











Echi,
voci multicolori
dentro il mio io.
Rimbalzano,
rimbombano,
rotolano,
parlano di te.
Echi che mi cullano,
e benevoli accarezzano
pensieri sorridenti.
Voci corifee,
da te guidate dentro
sentieri di un cuore che ti apparitene.
Echi,
voce guida la tua,
verso il tuo profondo,
ove sperdo sensi,
e vibra il corpo,
che gli echi tuoi,
leggeri,
sfiorano.

lunedì 2 dicembre 2013

INFORME FORMA








Urli freddo 
fuori dalla mia finestra,
scuoti violento  i miei vuoti.
Echi di boati urlano i miei silenzi,
come silenti occhi
che fissano l'oscurità blu di questa stanza.
Guardo ma non vedo,
Sento ma non ascolto,
solo il brivido del tuo gelido tagliente tocco.
Selvaggia informe creatura,
mossa da ancestrale istinto d'agguato,
non hai pietà.
Trapassi ogni vita,
tu,
suono inarticolato di una dimensione ignota,
informe forma delle mie paure.

lunedì 25 novembre 2013

SOSTANZA DEI MIEI RISVEGLI

 











Note liquide di piacere,
i suoni della tua voce,
che musici incantano
gli ultimi attimi del mio sonno mattutino.
Lievi si insinuano,
come vento profumato
e tepido,
dentro il mio giacer bambino, che
solo questo attende.
Discendono sulle vibranti  palpebre,  che pur vedono
il sembiante tuo parlare al gentil cor
che ti donai e che s'apprende a te.
Delizia dei sensi miei,
incendescente brivido,
nel mio corpo scorre
ai suoni tuoi.
E  mi abbandono
incantesimo incantatore, 
creatura ultraterrena, a te,
sostanza dei miei risvegli.


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