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giovedì 24 marzo 2016

Il Konjac alleato della Dieta, utile contro il cancro, buono per il diabete

Originario dell'Asia il konjac, o Amorphophallus konjac, è usato da sempre in oriente come alimento terapeutico, mentre in Occidente come integratore alimentare. È uno spezza-fame ricco di fibre ma povero di calorie, proprietà che lo rende l’alleato per eccellenza della linea.

Utilizzo interno: nella tradizione asiatica il konjac è utilizzato per trattare il cancro e il diabete, mentre in Occidente è apprezzato per le sue proprietà dietetiche: essendo ricco di fibre e povero di calorie, è infatti un ottimo alleato per chi desidera perdere peso ed aiuta inoltre a ridurre il tasso di glucosio e di lipidi nel sangue.


Con sole 9,6 kcal per 100 g, il konjac aiuta a ridurre il numero di calorie ingerite durante un pasto dando inoltre un buon senso di sazietà. Le radici del konjac contengono infatti un’elevata concentrazione di glucomannano, una fibra che aumenta di volume a contatto con i liquidi e riempie quindi lo stomaco provocando una sensazione di sazietà e allo stesso tempo riducendo l’assorbimento degli zuccheri e dei grassi.

Per il suo elevato contenuto di fibre, aiuta a regolare il transito intestinale e a contrastare i gonfiori, la costipazione e la diarrea; è anche disintossicante, perché le sue fibre facilitano l’eliminazione delle tossine. Ha un ndice glicemico particolarmente ridotto, per questo favorisce la riduzione dei picchi insulinici e regola il metabolismo, permettendo così di tenere meglio sotto controllo lo stoccaggio dei grassi.

Come detto precedentemente il konjac è stato a lungo utilizzato nella farmacopea asiatica perché ritenuto efficace nel trattamento del diabete e del cancro. Nei paesi asiatici, in cui sono noti gli effetti benefici delle fibre solubili per la salute, la farina di konjac viene utilizzata come ingrediente in cucina e gli asiatici assumono tuttora questa pianta per favorire la regolarità del transito intestinale e l’eliminazione delle tossine da parte del sistema digerente, mentre in occidente è nota soprattutto per le sue proprietà dimagranti.


In fitoterapia si usano le radici. Le radici del konjac contengono glucomannano, una sostanza in grado di assorbire una quantità d’acqua pari a 150 volte il proprio volume. Utilizzo e posologia del konjac

Dosaggio:
 - Le capsule del konjac vengono assunte come spezza-fame: prenderne  1-3  in un bicchiere grande di acqua, almeno mezz’ora prima dei pasti.
- Gli spaghetti di konjac sono utili nella preparazione di un piatto dietetico e possono sostituire un piatto di pasta, spesso troppo calorico.
- Gli spaghetti, chiamati anche konjac shirataki, sono prodotti a partire da farina di konjac (konnyaku), di acqua e di idrossido di calcio, sono molto poco calorici e possono essere utilizzati per preparare molti piatti.
- La gelatina, composta principalmente da glucomannano, non si mangia direttamente ma è un ingrediente di vari prodotti alimentari.

Il konjac è un alimento molto ricco di fibre, che però non contiene minerali o vitamine e che quindi deve essere assunto nell’ambito di un’alimentazione equilibrata per evitare le carenze, inoltre è sconsigliato in caso di occlusione intestinale.

L’assunzione del konjac può causare emissione di gas, feci molli o la sensazione di aver mangiato troppo: è possibile che questi disturbi scompaiano riducendo il dosaggio. L’ideale è iniziare assumendo una dose bassa e aumentarla progressivamente. Insieme ad altre fibre solubili come la crusca o lo psillio, ottimizza la riduzione del tasso di colesterolo nel sangue e può essere assunto insieme ad altre piante che hanno lo stesso effetto riduttore sul tasso di lipidi nel sangue.


Se assunto sotto forma di capsule o in polvere, ha un’elevata concentrazione di glucomannano: se si segue un trattamento farmacologico è quindi importante consultare il medico prima di assumere del konjac e, in ogni caso, si consiglia distanziare di almeno due ore l’assunzione dei farmaci e quella del konjac, per evitare che il glucomannano intrappoli le vitamine e i minerali. L’assunzione di fibre solubili come il konjac può rallentare l’assorbimento di alcuni farmaci.

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