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venerdì 22 gennaio 2016

Acidità, bruciori e reflussi

Quella dell'acidità di stomaco, dei reflussi gastrici e dei bruciori è un tipo di problematica comune a moltissime persone, che, per tamponare questo fastidioso disturbo ricorrono sovente all'uso di antiacidi naturali o di sintesi. Ma il beneficio è temporaneo lo sappiamo tutti, il problema in questo caso non viene risolto. Allora che fare?

Che cosa può offrirci la natura che sia allo stesso tempo efficace ma anche risolutivo? Prima di affrontare la questione dobbiamo però capire quali sono le cause di questo disturbo comprendendo bene come funziona il nostro stomaco e, soprattutto, cosa “non va” quando si innescano disturbi quali bruciore, iperacidità, reflusso. L'apparato gastrico assolve a due funzioni fondamentali: in primo luogo la digestione e, in secondo luogo, la “sterilizzazione” degli alimenti, per evitare che eventuali microrganismi presenti nei cibi giungano nell'intestino, dando origine ad infezioni e/o parassitosi.


Perchè questo sia possibile, lo stomaco produce adeguate quantità di succhi gastrici acidi, al tempo stesso digestivi e sterilizzanti; la mucosa gastrica si auto-protegge dal contatto con i succhi digestivi, grazie alla secrezione di muco alcalino e di mediatori fisiologici ad azione protettiva, tutto ciò quando siamo in salute. Invece, in caso di iperacidità, bruciore gastrico e reflusso, per ragioni che possono essere legate ad un'ipersecrezione acida da parte dello stomaco e/o ad un impoverimento della capacità protettiva della mucosa stessa, si innesca un disequilibrio che vede i succhi gastrici (acidi e, come tali, aggressivi se la mucosa non è protetta) prevalere sui meccanismi di protezione gastrica.

Ed è in queste condizioni che tali “succhi”, acidi per natura, vengono a contatto con la mucosa che riveste le pareti dello stomaco (o dell'esofago, in caso di reflusso), infiammandola e lesionandola. Ciò provoca non solo dolore e bruciore ma arreca anche disturbo alla funzionalità fisiologica dello stomaco, innescando un disequilibrio che tende inevitabilmente a peggiorare…, se non si modificano le condizioni predisponenti e non si interviene in modo adeguato. Vedremo domani quali sono i fattori predisponenti a tale disturbo.


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