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sabato 27 giugno 2015

Orientarsi nella giugla dei probiotici

Ed eccoci al quid, orientarsi fra tipologie e formulazioni dei probiotici. I prodotti in commercio sono moltissimi: monoceppo e/o pluriceppo (ossia contenenti una o più specie di probiotici), con esplicita o meno tipizzazione (cioè un codice che identifica specie e ceppo utilizzato per garantirne la sicurezza), in quantità disparate, associati o omeno con prebiotici (cioè le fibre che vengono utilizzate come nutrimento dai batteri probiotici e che ne favoriscono la crescita e la colonizzazione), in bustine, capsule, compresse fiale......


Allora che fare? Il primo step è controllare QUANTITA' e QUALITA'.
QUANTITA': secondo le linee guida del Ministero della Salute la quantità per ottenere una temporanea colonizzazione dell'intestino da parte di un ceppo di femrento lattico è di almeno un miliardo di cellule vive. Tale quantità di probiotici deve essere presente per almeno un ceppo fra quelli presenti nel prodotto.

Numerosi studi hanno dimostrato che è auspicabile assumere una dose giornaliera totale pari a 2 o 3 miliardi di cellule vive. Le indicazioni riportate sulla confezione devono, inoltre, riferirsi alla quantità minima garantita alla scadenza, alle  condizioni di conservazione indicate. Questo significa che il quantitativo inserito deve essere superiore alla quantità dichiarata in etichetta al fine di avere un ampio margine di sicurezza rispetto alle normativa vigenti. Diffidiamo quindi di quei prodotti che dichiarano elevatissime quantità di fermenti vivi a fronte di un costo paragonabile a prodotti con quantità in linea con quanto suggerito dal Ministero della Salute. Per conservarli al meglio è necessario proteggerli da calore e umidità. Nella scelta è bene orientarsi quindi su prodotti confezionati in un contenitore che garantisce allo stesso tempo: barriera dal'umidità e isolamento termico.

QUALITA': fondamentale portare l'attenzione su una formulazione a base di probiotici selezionati, specifici per adulti e per bambini e privi di allergeni (senza glutine e senza latticini). Le due specie fondamentali di probiotici sono: i lattobacilli, abitanti del primo tratto intestinale (intestino tenue), e i bifidobatteri, colonizzatori dell'intestino crasso. Attenzione dunque: gli adulti beneficiano dall'integrazione di Lactobacillus acidophilus, bulgaricus e Bifidobacterium bifidum. Per i bambini invece, sono indicati il Bifidobacterium infantis, longum e il Lactobacillus rhamnosus. Altro elemento che ne contraddistingue la qualità è la presenza di prebiotici, sono i frutto-olisaccaridi (FOS), sostanze formate da catene di unità di fruttosio. Non essendo, se non in minima parte, digeribili dagli enzimi dell'apparato digerente, vengono degradati da parte dei batteri benefici che vivono nel tratto intestinale. I FOS stimolano la proliferazione dei bifidobatteri e lattobacilli, abbassano il Ph fecale, riducono la presenza di patogeni, proteggono la mucosa intestinale. Quindi l'unione di probiotici a prebiotici è unam arcia in più per l'azione sinergica che porta ad un più rapido benessere per l'organismo, rispetto all'utilizzo dei soli fermenti lattici probiotici.


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