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lunedì 29 ottobre 2012

DI UN VECCHIO DIARIO FRA ME E MAMMA


Pensieri che mamma ha scritto per me

20 Gennaio 2007 







27 GIUGNO 1996
E' un mattino "pulito", il mare è blu e le cime dei pini risplendono nel loro verde dondolio.
Nur ha allungato un po' il collo e fiutando l'aria con il naso arricciato ha deciso di fare la sua "capriola". Francesca ha chiesto di te e ti saluta; nel frattempo nonno ha starnutito più volte e Nur ha mordicchiato le foglie dei gladioli.
Stai sorridendo al nostro modo di vivere vero?

28 GIUGNO 1996

"Mamma, siamo in viaggio per Trento"...Il cuore mi batte un po' più rapido e il respiro appena un po' affannoso; sei in viaggio e forse farai anche una sosta a Castellazzo, "Sancta sanctorum" per chiunque ami l'equitazione. Mi sento più leggera, riaffiorano emozioni, la fantasia si fa largo. E' una splendida constatazione, ho ritrovato il "fanciullino". Perchè lo credevo morto? Era solo avvolto nella coltre dell'oblio e ora sono in viaggio con te.
Eccolo il miracolo. L'hai fatto tu con gran semplicità, via cellulare e non c'è che dire, proprio al passo coi tempi.

30 GIUGNO 1996

E' quasi l'ora di mettere a letto nonno e mentre rintoccano le ore del pendolo "sottostante", mi sovviene che domani ha inizio il mese di luglio.
Questi ultimi giorni di giugno li abbiamo vissuti con dolore e con rabbia, con un grave profondo senso di malessere.
"Due cose uccidono l'anima" dice S. Agostino "la presunzione e la disperazione: con la prima si spera troppo; con seconda troppo poco".
Ci è stato fatto torto e le cose non sono andate certo come, specialmente tu, avresti voluto. Ne prendiamo atto, ma la spiegazione non ci è per niente di aiuto.
Che fare allora? Proviamo a cercare la causa del nostro malessere in noi stessi. In fondo non possiamo certo cambiare quello che non è in nostro potere, ma possiamo cambiare noi stessi e il nostro atteggiamento verso le persone e le cose.
Sarà un modo di reagire forse più difficile, ma certamente più produttivo. Uniremo i nostri sforzi al motto di: "BUONUMORE CERCASI", perchè la gioia è il sole dell'anima e oltre a riscaldare chi la possiede, riscalda anche tutti quelli che ne ricevono i raggi.

02 LUGLIO 1996

Se non si vive come si pensa, si finisce con il pensare come si vive. Non c'è da cercare lontano, l'esempio è proprio sotto gli occhi di tutti, basta guardare me e nonno....

5 commenti:

  1. me encanta las vivencias cotidianas, son la verdadera realidad de nuestras almas

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  2. Bellissima testimonianza di sentimenti condivisi.....
    il 30 giugno 1996 è uno scrigno di saggezze e consapevolezze......
    Grazie cara Silvia.

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  3. Massimo hai sempre delle parole molto belle, grazie infinite

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Qualunque sia la modalità che vi ha portato su questa paginetta, vi invito a restare e a leggere i miei racconti e le mie poesie.
Cerco di comunicare tutta me stessa e spero che le mie emozioni arrivino anche a voi.
Lasciate traccia del vostro passaggio, un commento o anche solo una parola, sapere che anche una frase o un solo verso vi ha lasciato qualcosa significherà aver toccato le corde del vostro cuore.
Buona lettura,
Silvia

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